Fra i protagonisti di questo segmento si contano senza dubbio i sistemi radianti (riscaldamento a pavimento) che, dalla loro introduzione sul mercato negli anni ’60, hanno compiuto numerosi passi in avanti superando le originarie limitazioni e alcune problematiche che ne hanno, per alcuni anni, fortemente limitato la diffusione. I primi sistemi, basati sull’uso di tubazioni metalliche in ferro o rame, si sono via via evoluti con il miglioramento dei sistemi di regolazione, con l’adozione delle materie plastiche per la formazione dei circuiti idraulici e, grazie ai notevoli vantaggi di tipo energetico, sono progressivamente ritornati in auge.
Il merito va ascritto anche alla nuova tecnologia delle caldaie a condensazione nate proprio per sfruttare appieno le caratteristiche intrinseche dei sistemi a bassa temperatura come i pannelli radianti.
Questa tipologia di impianti, adottata da Geco S.r.l. per le residenze Abitalto, si sta ormai diffondendo anche nel settore industriale per via della semplicità e rapidità di posa, l’elevato comfort ambientale e le basse spese di gestione.
Particolare importanza riveste la scelta del materiale plastico utilizzato per la fabbricazione dei circuiti idraulici che, oltre a garantire una adeguata durata nel tempo, deve risultare facilmente saldabile in modo da consentire l’annegamento delle giunzioni nelle strutture senza necessità di creare scatole di ispezione e consentire nel tempo l’esecuzione di eventuali modifiche al sistema.
Caratteristica altrettanto importante è la modularità dei componenti, essenziale al fine di consentirne una facile installazione in molteplici situazioni.
Gli impianti convenzionali che prevedono, per la distribuzione del calore, termosifoni, condizionatori d’aria e pompe di calore, creano vorticosi movimenti d’aria (convezione), riscaldano l’aria dell’ambiente, la quale scalda le pareti fredde e tutto ciò che è all’interno dell’ambiente. Questo determina un flusso d’aria calda che dal basso sale verso l’alto spingendo l’aria più fredda verso il basso facendo alzare, come in un invisibile turbinio, le polveri e i microrganismi che sono sul pavimento fino ad una certa altezza (1,20-1,80 metri) per poi ricadere per gravità a terra. La polvere ed i microrganismi, pertanto, salgono proprio fino all’altezza del viso portandoci quindi quotidianamente ad ingerire polveri e microrganismi con evidenti patologie di allergie e quant’altro. Con i sistemi radianti (riscaldamento a pavimento) adottati da Geco S.r.l. per Abitalto, l’impianto agisce per irraggiamento ed elimina così il fastidioso problema del trascinamento evitando reazioni allergiche o fastidi respiratori oltre al deposito della polvere sulle pareti. Questo accade perché il sistema di riscaldamento a pavimento, agendo per irraggiamento, con temperature del fluido scaldante di circa 35-38 gradi e raggiungendo indicativamente una temperatura tra 25 e 28 gradi nel pavimento, porta ad un aumento omogeneo della temperatura dell’aria interna evitando il trascinamento delle polveri e garantendo un elevato comfort abitativo.
Dal punto di vista del risparmio energetico, nel sistema radiante (riscaldamento a pavimento) l’acqua, che viene convogliata nell’impianto ha una temperatura più bassa rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento (65/75 gradi).
Il sistema di generazione del calore centralizzato a condensazione, come indicato in proseguo, in grado di modulare la potenza richiesta, comporta inoltre un consumo di combustibile molto inferiore rispetto alle caldaie tradizionali.
Sempre nell’ottica del risparmio e della maggior efficienza energetica, la Geco S.r.l. per le residenze Abitalto, ha adottato il sistema di generazione di calore centralizzato di tipo ecologico a condensazione che prevede il recupero di calore dei fumi di scarico (i fumi dei prodotti di combustione, che in una caldaia tradizionale vengo espulsi a circa 120-150 gradi, nella caldaia a condensazione, arrivano ad una temperatura intorno ai 60-70 gradi). L’installazione di un impianto di riscaldamento centralizzato, rispetto alla caldaia autonoma, consente poi di ridurre la potenza dell’impianto. Generalmente, una caldaia autonoma ha una potenza di 24 kW, che in un edificio di 16 appartamenti significa una potenza totale di 384 kW. Se si installa invece un generatore condominiale dimensionato per coprire il fabbisogno delle stesse 16 unità, la potenza necessaria sarà di circa 100 kW, con un risparmio di circa il 75%. Tale sistema di generazione del calore è a funzionamento climatico con modulazione continua, vale a dire, in grado di modulare la potenza richiesta a seconda dei fabbisogni del momento; quando la modulazione da sola non basta, ecco che il frazionamento della potenza, su più generatori che operano sinergeticamente tra loro, garantisce incrementi di resa e conseguenti maggiori contenimenti dei consumi. Completano il sistema di generazione di calore delle residenze Abitalto la centrale a microprocessori ed il sistema di telegestione; complementi indispensabili per ottenere il più efficiente funzionamento; tali automazioni permettono di modulare la potenza termica, ridurre la temperatura del fluido fino al suo spegnimento se necessario, il tutto sotto la supervisione a distanza del manutentore e/o della società di gestione.